Caffè decaffeinato: guida alla scelta del migliore

Il caffè decaffeinato è il prodotto preferito da chi deve tenere sotto controllo il consumo di caffeina ma non vuole rinunciare al buon sapore del caffè. Nella nostra guida ti racconteremo quello che ancora non sai sul caffè decaffeinato e ti spiegheremo come riconoscere il migliore.

caffè decaffeinato

Cos’è il caffè decaffeinato

Il caffè decaffeinato è il classico caffè che tutti noi conosciamo, privato della caffeina. Per estrarre la caffeina dai chicchi di caffè spesso viene utilizzata l’acqua. Infatti i chicchi vengono immersi per molte ore in acqua, che non è altera il sapore, e poi fatti asciugare.

Un altro metodo utilizza invece l’anidride carbonica, senza l’impiego di alcun prodotto chimico. Entrambi i metodi sono naturali e non rovinano i chicchi di caffè. Altri metodi utilizzano invece dei solventi speciali per il caffè. Ecco quali sono i principali metodi di estrazione della caffeina.

Metodo europeo

In questo metodo vengono utilizzati solventi come il diclorometano, il più diffuso, e l’acetato di etile, un composto naturale presente nella frutta e specifico per la rimozione della caffeina.

Metodo “ad acqua” o Svizzero

L’acqua è sicuramente uno dei metodi più apprezzati, perché completamente naturale, ma a volte non dà risultati perfetti. Infatti a volte può accadere che il gusto in tazza non sia persistente. Il problema legato all’uso dell’acqua è che tende a portarsi via, oltre alla caffeina, anche gli aromi del caffè. Quindi l’acqua, in questo metodo di estrazione, viene saturata con aromi del caffè.

Metodo ad anidride carbonica concentrata

Questo metodo usa l’anidride carbonica concentrata che, una volta legata alla caffeina, viene eliminata. L’utilizzo della CO2 come solvente è tra i più costosi, ma anche tra i più naturali.

Nel decaffeinato c’è la caffeina?

Molte persone sono particolarmente sensibili alla caffeina. Questo significa che, sebbene quasi tutti metabolizziamo la caffeina, non tutti la tolleriamo allo stesso modo. Scegliere di consumare caffè decaffeinato permette di non sconvolgere i cicli di sonno e veglia. Quando si consuma della caffeina, questa si lega ai recettori dell’adenosina, mettendo in crisi la nostra attività cerebrale, che non capisce più quando riposare e quando stare attiva e vigile. Per questo motivo la caffeina influisce sul sonno.

Occorre però fare una piccola precisazione sul caffè decaffeinato. Infatti, al contrario di quello che si crede, non è senza caffeina. Eliminare completamente la caffeina dal caffè non è possibile. Ma ne contiene appena tre milligrammi per tazza. Quindi una quantità infinitamente più piccola di quanto normalmente sia contenuta all’interno di una tazzina di caffè, ovvero dagli 80 ai 120 milligrammi.

Quindi, se la caffeina ha un impatto negativo su di te, ti consigliamo di limitare il consumo anche del caffè decaffeinato.

Caffè decaffeinato: i vantaggi

Bere caffè decaffeinato ha alcuni vantaggi. Il primo riguarda ovviamente la salute. Infatti, è ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti che proteggono il fegato dai danni provocati dai radicali liberi, inoltre sarebbe in grado di contrastare l’insorgenza del diabete di tipo 2 e di stimolare alcune aree del cervello rallentando la progressione del Parkinson.

Inoltre, grazie alla minima quantità di caffeina in esso contenuta, il caffè decaffeinato può essere bevuto, sempre con moderazione, anche da chi ha problemi al cuore. Infine, se non viene zuccherato, è una bevanda ipocalorica che può essere bevuta anche da chi è a dieta.

Come è nato il caffè decaffeinato?

Il primo a produrlo e a venderlo fu il tedesco Ludwig Roselius, un commerciante di caffè. Infatti, dopo che una delle sue spedizioni di caffè venne danneggiata dall’acqua di mare, si accorse che il contenuto di caffeina era sparito, con un impatto minimo sul sapore. Questo piccolo incidente, come spesso accade, diede vita alla creazione del primo metodo di decaffeinizzazione noto come “metodo Roselius”. Oggi però questo metodo non viene più utilizzato a causa dell’impiego del benzene, una sostanza cancerogena.

Come scegliere il caffè decaffeinato

Come nella scelta del normale caffè macinato, anche il decaffeinato ha una composizione della miscela e un grado di tostatura che determinano il profilo sensoriale e il gusto. Potrai quindi scegliere tra miscela robusta e arabica, come con il normale caffè. Inoltre, il decaffeinato è disponibile sia in chicchi che già macinato, in cialde o in capsule. L’unico aspetto da tenere in considerazione è la quantità di caffeina presente, che deve essere sempre inferiore allo 0,10%.

Meglio caffè classico o decaffeinato?

La scelta è personale e riguarda i gusti e la tolleranza che hai alla caffeina. Se la tua tolleranza alla caffeina è bassa o soffri di qualche patologia cardiovascolare sarà preferibile orientarsi verso il caffè decaffeinato. In tutti gli altri casi, potrai bere caffè classico e limitarne le dosi, o alternarlo al caffè decaffeinato.